It’s Been A Hard Day’s Night: le canzoni inglesi sul lavoro


Volenti o nolenti, tutti noi dobbiamo lavorare. Il lavoro è una grossa parte delle nostre vite tanto che molte canzoni ne parlano. Esistono centinaia e centinaia di canzoni sul lavoro e tra tutte queste una cosa spicca in comune: la stragrande maggioranza di loro parlano male del lavoro! Sia che si lamentino del lavoro in sé o della società moderna che ci obbliga a lavorare per sempre, gli autori delle canzoni hanno scritto sempre di lavoro appassionatamente, rabbiosamente, con speranza, con disperazione, ma raramente con un sorriso.

Ecco alcuni dei testi migliori sul lavoro; con qualcuno possiamo simpatizzare e altri sono meravigliose.

‘Working in a Coal Mine’ di Lee Dorsey

Lord, I’m so tired/ How long can this go on?” Questa classica canzone R&B di Allen Toussaint è una delle molte canzoni che parlano di minatori, uno dei lavori più faticosi pericolosi del mondo. La versione di Lee Dorsey è di gran lunga la più nota e qui il testo evidenzia quanto sia deprimente un lavoro così pesante: Cos I’m on call in the mornin’ Oh I go by the coal But when Saturday goes around I’m too tired for havin’ fun Sei così stanco che persino quando hai il giorno libero non esci dal letto! Mentre siedi davanti al tuo computer pensando a quanto sei fortunato a non lavorare in miniera, potresti guardare un’altra versione di questa canzone, stavolta fatta dai Muppets.

‘9 to 5’ di Dolly Parton

Workin’ 9 to 5/ What a way to make a livin‘” Dolly Parton ha scritto questa canzone classica sul lavoro graffiando con le sue unghie un washboard per ottenere il ritmo delle persone che marciano per andare a lavoro, dove stanno dalle 9 alle 5. Il suo rammarico principale? Che gli sforzi dei lavoratori non siano adeguatamente ricompensati: They just use your mind And they never give you credit It’s enough to drive you crazy If you let it Il testo di questa canzone ha avuto un tale impatto che da ‘9 to 5’ è stato tratto anche un film, in cui la leggenda del country Dolly Parton ha interpretato se stessa.

‘Toil is Stupid’  dei Devo

Toil is stupid I heard a man say He burnt himself out On a 12-hour day Ecco una canzone rara dei Devo che parla di un uomo che ha lavorato talmente tanto da diventare pazzo. Toil è un’altra parola relativa al lavoro duro e burning yourself out significa che hai terminato l’energia, come una candela o un fuoco che brucia fino all’ultima fiamma. Lavorando in una centrale elettrica, un giorno perde il controllo, chiude la centrale e scappa via. Il ritmo ripetitivo di questa melodia synth ripete la natura di una giornata lavorativa, ripetutamente, sempre la stessa cosa. Il testo dei Devo sul lavoro è un avvertimento che il lavoro ripetitivo come questo può essere dannoso per la tua salute mentale!

‘Soup is Good Food’ dei Dead Kennedys

“Machines can do a better job than you…” Un genere musicale che è zeppo di canzoni anti-lavoro è il punk. E una delle band punk più politicizzate ha scritto questa canzone sul perché dovresti abbandonare il tuo lavoro finché sei in tempo. Piuttosto di lamentarsi del lavoro, di quanto è noioso e le giornate lunghe, i Dead Kennedys vanno oltre. Perché dobbiamo tutti lavorare? È giusto? Siamo trattati equamente dalle persone e dalle aziende per cui lavoriamo? La risposta dei Dead Kennedys è un sonoro “No!” The unions agree ‘Sacrifices must be made’ Computers never go on strike To save the working man you’ve got to put him out to pasture Questo testo intelligente e rabbioso, cantata più dal punto di vista dei datori di lavoro cattivi che stanno rimpiazzando le persone con macchinari e computer sempre più economici ed efficienti – “We’re sorry/But you’re no longer needed…”

‘Wichita Lineman’ by Glen Campbell

Questa canzone, scritta da un giovane Jimmy Webb, è stata definite una delle canzoni migliori di tutti i tempi e la prima canzone country esistenziale. Il suo testo è semplice e sottile, ma molto toccante. Parla di un uomo che lavora riparando le linee telefoniche di Wichita negli Stati Uniti, lavorando lontano da casa, e c’è un forte senso di solitudine e desiderio di pausa: I know I need a small vacation E di amore: And I need you more than want you And I want you for all time And the Wichita Lineman is still on the line Entrambi sono difficili da trovare quando sei solo e lavori in mezzo al nulla e noi tutti possiamo comprendere quella sensazione di solitudine, non importa quale sia il nostro lavoro. Anche gli autori di canzoni inglesi sognano di non lavorare, in vari modi. Dai punk Ramones, che sanno che non sarebbero mai riusciti a stare in ufficio dalle 9 alle 5, alle folk Roches Sisters che immaginano il sogno di fuga in campagna di un serio uomo d’affari, volando libero come un uccello. Se riesci veramente a permetterti di non lavorare e scappare via è una fortuna. La maggior parte delle persone non può. Ma i Beatles hanno delle parole di conforto per noi tutti:  con ‘A Hard Day’s Night’, hanno avuto una dura giornata di lavoro, hanno lavorato come cani, ma hanno qualcuno che li ama e che li aspetta a casa ogni sera, facendoli dimenticare tutti gli aspetti negative del loro lavoro. I Beatles ci dicono che è possibile fuggire, ogni giorno, anche se fisicamente non puoi, finché hai l’amore dei tuoi amici. Scopri come ottenere la nostra certificazione di inglese.

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