Che cosa cercano i selezionatori inglesi: 6 domande a cui devi saper rispondere


Davanti a un colloquio di lavoro in inglese siamo tutti nervosi, tanto più se lo dobbiamo sostenere in una lingua straniera, dato che oltre a pensare a cosa dire dobbiamo pensare anche a come dirlo. Per essere più tranquillo e sicuro di te durante il prossimo colloquio, preparati già la risposta a queste 6 domande che vengono fatte di solito dai selezionatori inglesi e otterrai ottimi risultati anche se non ti senti ancora sicurissimo con la grammatica inglese.

Tell me about yourself. (Parlami di te.)

Non ripetere semplicemente le informazioni che hai riportato sul tuo impeccabile CV. Concentrati invece su quelle qualità che hai e che si adattano alla posizione offerta, parlando ad esempio delle tue esperienze, delle tue capacità e dei risultati che hai ottenuto. Ricordati che la persona con cui stai parlando ha già letto il tuo CV, perciò invece di ripetere la lista di quello che hai fatto devi usare questa opportunità per spiegare come determinate cose che hai riportato nel curriculum si adattano alla posizione per cui stai facendo domanda.

What are your three greatest strengths? (Quali sono i tuoi tre maggiori punti di forza?)

È importante sapere chi sei e perché sei il candidato giusto per quel lavoro. Illustra quelle qualità che fanno di te una risorsa buona per l’azienda, spiega perché sarebbero utili per quella posizione e sostieni le tue affermazioni con esempi della tua vita passata.

Your three greatest weaknesses? (I tuoi tre peggiori punti deboli?)

Pur rimanendo onesto, non è questo il momento di rivelare i tuoi limiti, soprattutto se ti fanno sembrare incompetente. Piuttosto, scegli difetti che possano essere interpretati anche come pregi, ad esempio dicendo che a volte impieghi più tempo degli altri per portare a termine un progetto perché sei estremamente attento ai dettagli.

Tell me about a time when… (Parlami di una volta in cui…)

Se un selezionatore ti fa una domanda del genere, vuole sentire un esempio specifico di qualcosa che hai fatto in passato, non una risposta generica che dica come ti comporteresti in una data situazione. Può essere una buona idea prepararti una lista di risultati che hai ottenuto, da usare come esempi per domande come questa.

Do you prefer working individually or with a team? (Preferisci lavorare da solo o in gruppo?)

Ciascuno di noi ha una preferenza, ma è importante saper dimostrare che sei in grado di fare entrambe le cose. I datori di lavoro cercano persone che sappiano lavorare bene in gruppo ma che siano in grado anche di gestirsi da soli. Per rispondere bene a questa domanda puoi dire “It depends on the task” (Dipende dal lavoro) e poi fare esempi di situazioni in cui preferisci lavorare in gruppo e di altre in cui funzioni meglio da solo.

Why do you want to work here? (Perché vorresti lavorare qui?)

In questo caso, il selezionatore non sta cercando di ricevere complimenti sull’azienda. Per rispondere bene, spiega perché le tue esperienze precedenti ti rendono la persona giusta e come puoi dare un contributo. Più ricerche hai fatto sul lavoro offerto e sui valori dell’azienda, più pronto sarai a rispondere a questa domanda.

Se stai preparando un colloquio di lavoro, però, non limitarti a imparare a memoria le risposte a queste domande. È facile capire quando qualcuno sta dando una risposta preconfezionata. Piuttosto, fai pratica con alcune frasi chiave e assicurati di sapere i punti principali che devi toccare in ogni risposta, in modo da poterla adattare se la domanda fatta nello specifico è un po’ diversa. In ogni caso, se ti eserciti a rispondere a queste domande frequenti, vedrai che ti sentirai molto più sicuro di te e che sarai pronto a fare un’ottima impressione al selezionatore durante il colloquio. E se hai bisogno di una mano con l’inglese, fai qualche lezione di inglese online prima dell’incontro col tuo recruiter. Vedrai che ti sentirai molto più disinvolto durante il colloquio.